Provocazione, stupore, rivelazione dell’ignoto, immagine avvertita, come suoni e forme pure nella plastica. come per la mia precedente opera esposta nella scorsa 56. Biennale di Venezia 2015 nel Padiglione Nazionale Guatemala, in qualità di artista invitata, con la mia opera “CONTEMPORARY-FLOWER…!”, ho voluto rappresentare l’epoca della finzione e della finta percezione. Un fiore di plastica che riprende la sua forma da un oggetto di uso quotidiano, il quale, proprio per il suo utilizzo, nessuno sognerebbe mai di mettere in mostra. L’uomo moderno pretende il successo e la bella vita, senza esserne
molto spesso neanche degno di apprezzarla. La plastica ha preso il posto della nostra espressività, perfino della nostra splendida natura, piante e fiori che sono alla base della vita sulla terra, fonti preziose di ossigeno e profumi, vengono sostituiti da una natura artificiale, priva di una vita reale. "Fare arte contemporanea vuol dire appartenere al proprio tempo, l’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più sensibile" (Albert Einstein). Credo fermamente che nel mondo stiamo togliendo spazio alla vita, e questo è un fatto epocale, l’arte contemporanea dovrebbe
essere arte creata nel presente, quindi, dopo la "Merda d’artista" di Piero Manzonie "Fontana" (l’orinatoio) di Marcel Duchamp, non poteva mancare il mio "Contemporary -flower…!", una spazzola per il wc capovolta, che imita un fiore, inserita in un vaso da giardino con tanto di erba finta simile al prato inglese (ovvero l’appiattimento della società attuale, dove emerge solo chi si mette in mostra pur non possedendo le specifiche qualità e requisiti), il tutto realizzato con materiali plastici, posizionato su una base ruotante a 360° (rendendo l’opera cinetica) come fosse un
oggetto o un trofeo di valore, a simboleggiare la "giostra della vita", da aggiungere alla lista delle opere d’arte più trasgressive e rappresentative della cruda realtà in cui tutti siamo costretti a sopravvivere. Abbiamo cominciato a modificare la natura, finendo con l’alterare anche il nostro corpo, elemento ultimo della nostra individualità, lasciando che la forma ed il suo fine prendessero il sopravvento.
Artisti
César Barrios, Lourdes De La Riva, Arturo Monroy, Andrea Prandi, Erminio Tanzini, Elsie Wunderlich, El Circulo Magico, Sabrina Bertolelli, Mirella Barberio, Aldo Basili, Daniele Bongiovanni, Giancarlo Flati, Stefano Di Loreto, Carlo Marraffa, Roberto Miniati
57. Esposizione Internazionale d’Arte
La Biennale di Venezia 2017
Il Maestro Sabrina Bertolelli, già invitata alla 56. Biennale di Venezia 2015 dal Padiglione Nazionale Guatemala, è stata riconfermata, dal Ministro della Cultura del Guatemala José Luis Chea Urruela in qualità di Commissario del Padiglione Nazionale Guatemala, come artista partecipante alla 57. Biennale di Venezia 2017.
Curatore del Padiglione Guatemala
Daniele Radini Tedeschi Titolo della mostra
La Marge
Titolo dell’opera esposta “CONTEMPORARY-FLOWER…!”
Tecnica mista installazione scultura cinetica. Misure complessive con base rotante altezza cm 210 x 86, 2017, Sabrina Bertolelli.
Sede del Padiglione Guatemala
Palazzo Albrizzi-Capello
Cannareggio 4118, Venezia Esposizione
Dal 13 maggio al 26 novembre 2017 Orario apertura
Dalle 10:00 alle 18:00 (chiuso il lunedì)
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